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Introspettiva, vitale e insieme fragile, Annalisa vive i suoi sedici anni
orbitando tra i punti fermi rappresentati dalla famiglia e dalla scuola. La
crisi matrimoniale dei genitori la coglie impreparata, alla stregua di un
uragano che spazza via ogni sua certezza, e a cui lei risponde con prolungati
digiuni e sfoghi di rabbia: ormai la sua famiglia è divenuta un "covo di
dolore", un dolore che colpisce indistintamente la madre, il padre, lei e i suoi
fratelli.
Per sopravvivere, la sola scelta è la fuga. Lontano da una realtà che la
ferisce, scappando di casa, martoriando il proprio corpo, ma anche affidando
alla penna, alle parole, un tormento che non sa spiegarsi e non vuole accettare.
In questo difficile percorso – il romanzo della sua giovane vita – Annalisa
cade, sbaglia, ma impara a rialzarsi, a perdonare e perdonarsi, comprendendo che
la strada non si muove: sta a ciascuno di noi capire come affrontarla,
percorrerla, superare gli ostacoli e perfino cambiarne il tracciato. |