Odio i film francesi! Detesto le trame
inconsistenti dal messaggio indecifrabile, dalla morale ambigua, dalla grama
vena surreale. Che pena quei dialoghi insensati e zoppicanti, quella
pretenziosa artificiosità, quel manierismo inconcludente. Mi fanno orrore le
messe in scena posticce, le musiche tronfie e invadenti, le regie enfatiche
e supponenti.
Insomma: io li odio i film francesi! |
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Non so se vi è mai capitato di ritrovarvi in un film. Ebbene, è quanto è
accaduto all’autore di questo libro.
Un giorno, dopo una notte agitata, Luca Boschiero si è svegliato in una pellicola della nouvelle vague francese,
genere cinematografico da lui sommamente odiato. Invischiato nelle surreali
sceneggiature rohmeriane e tormentato da interminabili colonne sonore
extradiagetiche, Boschiero si ribella, facendo scempio, dall’interno, della
cinematografia d’oltralpe.
Ma attenzione: questo dantesco contrappasso è il destino in cui incorrono i
critici cinematografici troppo severi, i quali possono d’un tratto trovarsi
prigionieri di scadenti pellicole western o di fantascienza, di
polpettoni religiosi o di film porno. Sarà un’odissea da capogiro quella che
Luca Boschiero dovrà intraprendere, insieme ai suoi compagni di sventura,
passando dal cinema svedese al gangster movie, prima di strapparsi alle grinfie
del Filmondo. Ma vivere il cinema dall’altra parte dello schermo è un’esperienza
che lascia il segno e, una volta tornato nel mondo reale, Boschiero tornerà a
sentire, irresistibile, la nostalgia del Filmondo...
Al premiato Odio i film francesi, si aggiunge in questo volume anche
il suo seguito, Ritorno al Filmondo, un secondo pastiche metafilmico
fittissimo di sorprese e capovolgimenti: applausi a scena aperta da Festival di
Cannes, ma per il divertimento.
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