Martti Haavio (Temmes 1899 – Helsinki 1971),
è stato una tra le figure di
maggior spicco nel panorama accademico finlandese del Novecento. Studioso di
mitologia e folklore, storico delle religioni, poeta sotto lo pseudonimo di P. Mustapää, membro del movimento letterario Tulenkantajat, durante la sua
lunga carriera si è occupato del rapporto tra mitologia e tradizione orale
baltofinnica affrontandone i nodi irrisolti con un approccio fenomenologico e
comparativistico. Tra i saggi di maggior successo ricordiamo Suomalaisen
muinaisrunojen maailma (“Il mondo degli antichi runot finlandesi”, 1935),
Piispa Henrik ja Lalli. Piispa Henrikin surmavirren historiaa (“Henrik di
Uppsala e Lalli. Storia del ciclo lirico sull’uccisione del vescovo Henrik”,
1948), Väinämöinen. Suomalaisten runojen keskushahmo (“Väinämöinen. Figura centrale della poesia balto-finnica”, 1950), Kirjokansi. Suomen kansan
kertomarunoutta (“Il coperchio variopinto. La lirica descrittiva del popolo
di Finlandia”, 1952), Karjalan jumalat. Uskontotieteellinen tutkimus
(“Gli dèi di Carelia. Per uno studio di scienza delle religioni”, 1959). |