Rūdolfs Blaumanis (1861-1908),
tra i principali rappresentanti della corrente realista lettone del
secondo Ottocento, scrisse una quarantina tra racconti e romanzi, quattordici
opere teatrali e numerose poesie. A differenza della maggior parte degli
scrittori del suo Paese, poco si occupò di problemi sociali e politici,
interessandosi piuttosto alla vita quotidiana e alla psicologia della gente
comune, che ritrasse nelle sue novelle con notevole attenzione e un tratto
sempre misurato e trasparente. Egli stesso di origine contadina, descrisse
soprattutto la vita della campagna livone, riuscendo a conferirle un valore
universale.
In un sondaggio indetto
nel 2004 dal quotidiano "Latvijas avīze", Rūdolfs Blaumanis è risultato al terzo posto
nella classifica delle cento personalità lettoni più importanti di tutti i tempi.
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