Timo Kustaa Mukka
(Bollnäs 1944 - Rovaniemi 1973)
È uno degli autori finlandesi più significativi del Novecento e viene
considerato un vero "classico" non solo in Finlandia ma nell'intera Scandinavia.
Nasce nel 1944 in Svezia, a Bollnäs, dove la sua famiglia si era rifugiata per
sfuggire i nazisti. A soli vent'anni, nel 1964, tornato in Lapponia, pubblica il
suo romanzo più famoso, Maa on syntinen laulu (L’urlo
della terra).
Fin dall'esordio, il suo stile, assai diverso da quello dei suoi
contemporanei, destò un grandissimo interesse; mentre gli altri autori
finlandesi propendevano per sperimentazioni formali, seguendo il cosiddetto
modernismo finlandese postbellico oppure la tradizione realista, Mukka sviluppò
uno stile poetico e allo stesso tempo realista, col quale descrive soprattutto
l'area finnosvedese della Lapponia, la regione di Tornionlaakso.
Nel 1965 esce la sua raccolta di racconti Tabu ("Tabù") dove, tra
l'altro, descrive il legame sentimentale tra una ragazza quattordicenne e un
adulto. Sempre del 1965 è il romanzo pacifista Täältä jostakin ("Da qui,
da qualche parte"), una cruda descrizione dell'esperienza dell'autore durante il
servizio di leva.
Il 1966 rappresenta per Mukka l'anno della svolta: diventa membro
dell'Associazione degli scrittori finlandesi e viene insignito del Premio
nazionale per la letteratura. Incoraggiato da questi eventi positivi, nel giro
di dieci mesi pubblica la raccolta di poesie Punaista ("Rosso"), il
romanzo Laulu Sipirjan lapsista ("La canzone dei figli di Sipirje") e la
raccolta di racconti Koiran kuolema ("La morte del cane"). In questa
raccolta, più che nelle opere precedenti, così come anche nel successivo romanzo
Kyyhky ja unikko ("La colomba e il papavero", 1970) e nei racconti
contenuti in Lumen pelko ("Paura della neve", 1970), il tema della morte
è sempre più pressante, quasi come se l'autore presentisse in qualche modo la
sua tragica fine.
Nel 1972 subì il primo attacco cardiaco, proprio mentre preparava la
sceneggiatura per il film basato sul suo primo romanzo, Maa on syntinen laulu.
Al regista del film, Rauni Mollberg, Mukka confidò:
«Ogni volta che nella vita si raggiunge qualcosa di positivo,
immediatamente emerge una forza negativa che fa da contrappunto; è questa legge
a creare il ritmo di base della mia prosa».
Undici mesi più tardi questa forza negativa ebbe la meglio su di lui.
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