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Flauto, riconosciuto campione all’annuale Festival di Rutto Armonico di
Laspina, prova un’irresistibile attrazione verso le stelle, che dall’alto «ci
guardano e forse sanno cosa vogliamo», e un interesse filosofico verso le più
recenti teorie
cosmologiche, in particolare quella del Grande Rutto che, a sentire sua sorella
Kyanti, avrebbe dato origine all’universo.
Smaliziata scrittrice (e un tantino puttana), la sorella di Flauto soffre però di una strana forma di schizofrenia: la parte creativa
e ribelle del suo cervello, di nome Neurone, è ricercata dalla polizia per vandalismo e furto di dischi.
Un giorno Tequi, metodico giornalista che ha commesso lo stupido errore di
voler diventare amico di Kyanti (ignorando che lei di regola non va mai a letto
con gli amici), le propone di scrivere un romanzo a quattro mani. Ma Kyanti
vuole una storia tra l’introspettivo e il sentimentale, Tequi un romanzo di
fantascienza ambientato sull’immaginario pianeta Dyota. I loro goffi tentativi di
conciliazione vengono ancor però compromessi dal bieco dittatore di Dyota che
rapisce la romantica protagonista del romanzo di Kyanti.
Le cose s’ingarbugliano ancor più allorché i livelli narrativi si moltiplicano
in una vertiginosa spirale e i vari personaggi si dissociano
dalle trame previste dai loro autori e cominciano a interagire con la realtà. Intanto il beffardo Neurone fa i
“provini” per il suo rivoluzionario fumetto intitolato A nord del futuro…
Mentre i generi letterari s’intrecciano e crollano le
barriere tra romanzi e metaromanzi, Flauto è l’unico a rendersi conto che spazio
e tempo, realtà e fantasia, non sono che presupposti dell’esperienza umana. |