Arvid Järnefelt,
(Pulkovo, San Pietroburgo. 1861 – Helsinki. 1932)
Definito il "Tolstoj di Finlandia" per l’affinità e l’amicizia che lo legava
allo scrittore russo, Arvid Järnefelt nacque in una famiglia aristocratica che
esercitò una grande influenza nell’ambiente culturale del suo paese: il salotto
della madre Elisabeth (nata Clodt von Jürgensburg) era frequentato da
personalità della letteratura quali Juhani Aho e Kauppis-Heikki. I
fratelli Eero (Erik), noto pittore del romanticismo nazionale, e Armas, celebre
compositore di orientamento wagneriano, hanno segnato profondamente l’identità
della Finlandia nel passaggio tra il xix
e il xx secolo; la sorella Aino
era moglie del musicista Jean Sibelius.
Autore di romanzi, novelle opere teatrali e saggi, tra i fondatori del
quotidiano "Päivälehti", organo del Nuorsuomalainen puolue ("Partito
della gioventù finlandese"), la sua intera opera è fortemente permeata di critica
sociale e dottrina egualitaria, tra pacifismo e anarchismo cristiano.
Vocifuoriscena ha pubblicato Isänmaa ("Patria", 1893), romanzo
d’esordio dell’autore e caso letterario nel variegato panorama della letteratura
finlandese dell’epoca.
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