Samuli Paulaharju (Kurikka 1875 – Oulu 1944)
è stato uno dei massimi etnografi di Finlandia. Insegnante di artigianato
presso la scuola dei sordomuti di Oulu, conclusi gli studi magistrali al
seminario di Jyväskylä, sotto l’egida dell’architetto ed etnologo Yrjö Blomstedt,
ha iniziato una quarantennale attività di raccolta di miti, costumi e tradizioni
popolari in numerosi viaggi che lo hanno portato fino alle regioni più remote
della Lapponia settentrionale, dalle terre dei finni di Svezia e Norvegia a
quelle dei sámi orientali della penisola di Kola: un materiale d’inestimabile
valore che, con il corredo di ricche documentazioni fotografiche, ha contribuito
a delineare l’identità dei finlandesi e dei popoli vicini. Ha pubblicato decine
di saggi e centinaia di articoli sugli argomenti più diversi, dall’architettura
spontanea dell’Ingria alle superstizioni del folclore careliano fino alle
cratofanie litiche delle religioni lapponi.
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