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Samuli Paulaharju
TUNDRA NOTTURNA
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Dalle
pendici del tunturi, tra le basse betulle del pendio si ode il lungo,
dolente ululato di un lupo, poi un secondo ululato altrettanto lungo dall’altura
di fronte: un lupo risponde all’altro. Sul ciglio di una spoglia palude risuona
l’atroce schiamazzo di un äpärä… |
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(clicca per ingrandire) |
Nelle terre più settentrionali d'Europa, quando la lunga notte polare
– che i
finlandesi chiamano kaamos e i lapponi skábma
– copre i
fiordi rocciosi del Finnmark e le rupi desolate della tundra sotto la cappa
impenetrabile dell'oscurità, la vita è pietrificata nel ghiaccio e la natura
sprofonda nel sonno. Ma per le creature ultraterrene, questo è il momento di
uscire da grotte, fosse e anfratti e dare inizio alle loro infernali attività. I
pochi uomini che osano sfidare la natura più aspra per pescare merluzzi nelle
acque tempestose dell'Artico, o per pascolare i loro piccoli greggi di renne, si
trovano sulla via schiere di spettri, peikot e anime inquiete degli
inferi il cui unico compito è tormentarli. Per gli sventurati affrontare e
sconfiggere le creature arcane delle tenebre selvagge significa confrontarsi con
gli aspetti più cocenti, reconditi e inquietanti della propria coscienza,
l'unico lume che la folata gelida non può spegnere.
I quindici racconti della raccolta Tundra notturna costituiscono non solo
il primo e più suggestivo esempio di letteratura gotica d'ambientazione artica
ma il frutto e l'eredità letteraria di studi approfonditi sulle tradizioni, i
miti e le leggende che costituiscono il patrimonio culturale del profondo Nord. |
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La
raccolta di Paulaharju è arte delle più raffinate. I suoi acquarelli minuziosi
di cieli neri e bui, vette che si stagliano oscure contro il firmamento, selve
deserte, profondità notturne e insondabili, grandi uccelli neri volteggianti
davanti ad aspre rupi, spiriti misteriosi dei boschi, scheletri ritti in piedi
accanto a croci funebri con le loro cavità oculari che ci guardano in un
indicibile languore, piccoli uomini di Lapponia che avanzano timorosi attraverso
una natura immensa – ogni pennellata penetra profondamente nel cuore dello
spettatore trasmettendo un insolito, attraente tremore.
Martti Haavio, in "Suomalainen Suomi", 1934 |
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La Rondine,
La maledizione di Niilas Saara, presentazione di Tundra notturna, di Marcello Ganassini,
e una novella completa dalla raccolta di Samuli Paulaharju.
La
zona morta, presentazione libraria di Tundra notturna e
Mitologia māori. |
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Samuli Paulaharju
TUNDRA NOTTURNA
Titolo or.: Tunturien yöpuolta (1934)
Traduzione: Marcello Ganassini
Note: Marcello Ganassini
Profilo biocritico: Marcello Ganassini
Postfazione: Veli-Pekka Lehtola
Illustrazioni: Jouko Alapartanen
Qualificatore:
letteratura finlandese
Classe: narrativa
Format: racconti
Genere: fantastico, horror, folklore
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ISBN: 9788899959388
Collana:
Lapis
Etnosfera:
finnica
Anno: 2021
Edizione: brossura
Pagine: 256
Prezzo: € 16,00
Prezzo Vocifuoriscena: € 15,20
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Via Piave, 1 - 01100 Viterbo (VT)
Tel 339 7679272
P.IVA 02336160565
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