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Milan Nápravník
DESERTE VISIONI
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Che
ora è? Guarda verso il camino, ma non riconosce l’ora. La stanca veglia gli
ricorda ciò che ha perso e gli pone domande di cui non conosce le risposte,
oppure alle quali è troppo tardi per rispondere
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Deserte visioni è la cronaca a-narrativa di quei momenti
straordinari che sanciscono i nostri incontri con fatti che vanno al di là
della realtà codificata. Nella tradizione
surrealista, lo scritto si rifà alla vera essenza poetica, quella
dell’esperienza e della filosofia della vita, alla poesia di pensieri ed
emozioni, l’unica capace di
creare un mondo in cui valga la pena vivere, come anche all’inalienabilità
della creatività e dell’intelligenza del pensiero e dell’azione umana.
In questo non-romanzo di critica filosofica e sociale alla situazione
attuale in cui versa l’umanità, risuona chiaro l’incitamento dell’autore
alla necessità di
seguire l’imperativo morale di «non sottomettersi mai ai miserabilismi del
tempo». |
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Andergraund, “Deserte visioni” di Milan Nápravník, variazioni
lirico-saggistiche sulle sorti della contemporaneità, recensione di Martina
Mecco
L'ombra delle parole, presentazione, recensione e brani del
libro, a cura di Giorgio Linguaglossa
PangeaNews,“Non posso vivere in luoghi di storie sacre profanate”. Il romanzo impossibile di Milan Nàpravník, recensione di Valerio Ragazzini. |
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Milan Nápravník è partito dal surrealismo, e non sarebbe del tutto
inopportuno se i surrealisti ortodossi ancor oggi rivendicassero il diritto di
includerlo nel novero di autori cui non sono estranei i punti di vista
surrealisti. Allo stesso modo, potrebbero reclamarlo anche i seguaci delle
diverse tendenze sperimentali della poesia moderna, inclusi dalla critica
convenzionale sotto il concetto di poesia concreta. E inoltre, se avvocassero il
diritto a Nápravník coloro per cui l'unica misura dell'urgenza artistica è
rappresentata dall'autenticità esistenziale del testo e dalla forza e dalla
consequenzialità del suo messaggio semantico, senza riguardo per la dottrina
estetica, anche la loro rivendicazione avrebbe una sua logica. Non c'è niente di
strano in tutto questo: Nápravník – come del resto ogni altro scrittore davvero
meritevole - sfugge ogni tentativo di classificazione univoca, va per la sua
strada - irrepetibilmente nápravníkiana – strada cui non importa in quale delle
varie legioni qualcuno lo includerà o meno. La forza di Nápravník non risiede
del resto nel fatto che concretizzi vari programmi, ma piuttosto che li
trascenda.
Václav Havel
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Milan Nápravník
DESERTE VISIONI
Titolo originale: Příznaky pouště (2001)
Traduzione: Antonio
Parente
Prefazione: Ladislav
Fanta
Format: romanzo
Qualificatore: LETTERATURA CECA
CONTEMPORANEA
Genere: sperimentale, surreale
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ISBN: 9788899959425
Collana:
i Ciottoli
Etnosfera:
finnica
Anno: 2021
Edizione: brossura
Pagine: 398
Prezzo: € 25,00
Prezzo Vocifuoriscena: € 23,75
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Via Piave, 1 - 01100 Viterbo (VT)
Tel 339 7679272
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