Elisa Zanchetta,
è nata a Bassano del Grappa nel 1990 e vive a Mussolente, paesino di campagna
in provincia di Vicenza. Adora le lingue straniere, la traduzione, la mitologia,
il Romanticismo, i cani e la natura. Ha conseguito la laurea magistrale in
germanistica e ugrofinnistica presso l'Università di Padova. È codirettrice
della collana "Bifröst" e responsabile della sezione "ugrica". Si
occupa di traduzioni dall'ungherese e dal tedesco, ha all'attivo numerosi saggi
di ambito letterario e filologico.
Per Vocifuoriscena ha tradotto e curato la raccolta di fiabe ungheresi
C'era una volta o forse non c'era...
(2020), di Benedek Elek, e l'imponente
Kalevala, commentario (2022),
di Hans Fromm. Sta attualmente traducendo l'opera di Uno Harva, di cui ha
pubblicato in Vocifuoriscena
L'albero della vita (2023) e
La religione dei popoli
altaici (2024). Ha anche tradotto l'articolo L'enigma del sampo, di Eemil
Nestor Setälä, presente ne
Il furto del sampo (2021),
libro che ha curato insieme a Marcello Ganassini. Insieme a Dario Giansanti, ha
supervisionato la riedizione dell'imponente traduzione del
Kalevala, di Paolo Emilio Pavolini. |